domenica 11 agosto 2013

Nino Manfredi

Saturnino (Nino) Manfredi (1921-2004) è stato insieme a Sordi, Gassman e Tognazzi uno dei cosiddetti "quattro moschettieri della commedia all'italiana". Di origini contadine, Manfredi consegue però la laurea in giurisprudenza a Roma, ma nei suoi film gli è sempre piaciuto apparire come uomo semplice, del popolo. Ha vinto incarriera 9 David di Donatello e 5 nastri d'argento. Personaggio eclettico ha saputo essere sceneggiatore, musicista ed anche regista. La sua filmografia di attore cinematografico (è questo il ruolo che prenderò in esame per la lista a lui dedicata oggi), rivela la straordinaria cifra di 93 film in cui è apparso!








1 - Per grazie ricevuta, Italia, 1970, di Nino Manfredi.
Questo film che segnò il debutto come regista di Manfredi e fu premiato a Cannes come miglior opera prima, è probabilmente quello che meglio di tutti racconta l'umanità di Nino Manfredi, il suo amore verso le persone semplici, proprio come il protagonista Benedetto, di cui in continui flashback ci viene raccontata la vita, partendo da un tentato suicidio. Clamoroso fu il successo di pubblico tanto da essere il film più visto in Italia nella stagione cinematografica 1970-71. Nel post sotto si può vedere da youtube tutto il film.







2 - Pane e cioccolata, Italia, 1973. di Franco Brusati.
Sceneggiato dal regista con Jaja Fiastri e lo stesso Manfredi, uno dei migliori se non il miglior film mai girato sull'immigrazione italiana, e sulla condizione di emrginati e clandestini che gli immigrati di ogni epoca devono sopportare. Clamorose le analogia con quello che avviene oggi nel nostro paese. Una commedia amarissima e necessaria, con un Manfredi strepitoso. Nella clip tutto il film.





3 - C'eravamo tanto amati, Italia, 1974, di Ettore Scola.
Trent'anni di storia italiana ed anche di cinema raccontati attraverso le vicissitudini di tre amici dalla guerra agli anni Settanta. Bravissimo Manfredi che insieme a Gasmann, Satta Flores e Stefania Sandrelli è protagonista del film italiano forse più importante del decennio. Nino in questo film veste i panni del portantino Antonio che ritrova casualmente in una trattoria di Roma gli amici dei tempi della guerra partigiana.




4 - Brutti sporchi e cattivi, Italia, 1976, di Ettore Scola.
Sgradevole, eccessivo, grottesco, ma anche fulminante ed incisiva, questa commedia ambientata in una braccopoli romana. Manfredi affronta uno dei ruoli più difficili e sofferti della carriera, quello del capofamiglia Giacinto Mazzatella. Uno dei miglior film di Scola, non ha caso premiato a Cannes per la miglior regia. Bella la clip che segue.







5 - L'impiegato, Italia, 1959, di Gianni Puccini.
 Nando è un annoiato impegato che sogna di essere uno scrittore di successo, un giorno però la sua routine quotidiana viene turbata dall'arrivo da Milano di una severa ispettrice. Manfredi, coautore anche di soggetto e sceneggiatura, indaga, in questa tipica commedia all'italiana, sui sogni e le aspirazione dell'italiano medio ai tempi del boom. Brillanti i dialoghi e buonissima la recitazione di Nino.





6 - Gli anni ruggenti, Italia, 1962, di Luigi Zampa.
Zampa insieme a Talarico ed Amidei si ispira a "L'ispettore generale" di Gogol per confezionare una divertente satira del Ventennio, con protagonista Nino Manfredi nella parte dell'inconsapevole assicuratore scambiato per un importante gerarca. Buon film premiato al festival di Locarno.

7 - Vedo nudo, Italia, 1969, di Dino Risi.
Una delle prove migliori del Manfredi attore, alle prese con una tipica commedia ad episodi molto in voga in quegli anni e di cui il prototipo indiscusso ed ammirato è stato "I mostri". Qui Nino è mattatore dei sette episodi che compongono film e che hanno come leit-motif i costumi facili dell'Italia di fine anni Sessanta. Per questo film vinse un David di Donatello.



8 - A cavallo della tigre, Italia, 1961, di Luigi Comencini.
Rocambolesche disavventure di  Giacinto Rossi, in galera per simulazione di reato viene coinvolto suo malgrado in un'evasione. Ironico e grottesco, un film perennemente in bilico fra dramma e commedia. Manfredi è perfettamente in parte. Rifatto dicretamente da Carlo Mazzacurati nel 2002.





9 - Café Express, Italia, 1980, di Nanni Loy.
Nino Manfredi da una delle ultime prove da grande attore in un piccolo film, dove interpreta un invalido che si improvisa venditore abusivo sui treni, perennemente braccato dalla polizia ferroviaria. Loy prese spunto da una serie di candid camera che girò sui treni italiani. Nino vinse il nastro d'argento.




10 - Nell'anno del Signore, Italia, 1969, di Luigi Magni.
Primo film della trilogia sulla Roma papalina risorgimentale firmata da Magni, gli altri due film sono "In nome del papa Re" e "In nome del popolo sovrano":  Manfredi vinse il David di Donatello nella parte di Pasquino/Cornacchia.







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