mercoledì 28 agosto 2013

1953

Cinquant'anni fa esatti!

Vediamo i film che vinsero quell'anno i principali premi e festival:

Premi Oscar:
Da qui all'eternità (8, tra cui miglior film)
Vacanze romane (3)

Grand Prix del Festival di Cannes
Vite Vendute

Mostra del cinema di Venezia
Leone d'oro non assegnato.
I racconti della luna pallida d'agosto (Leone d'argento)
I vitelloni (Leone d'argento)
Moulin Rouge (Leone d'argento)
Teresa Raquin (Leone d'argento)
Sadko  (Leone d'argento)
Bora su Trieste (Leone d'argento)

Ecco invece le mie scelte:

1 - Viaggio a Tokyo (Tokyo monogatari), Giappone, 1953, di Yasujro Ozu.
Due anziani genitori lasciano la loro città di provincia per far visita ai figli a Tokyo, ma impegnati con lavoro e famiglia non trovano l'ospitalità sperata, solo la vedova di guerra del loro terzo figlio riserverà loro il trattamento che meritano- Il capolavoro assoluto del grande regista giapponese Yasujiro Ozu, un film più attuale che mai sui rapporti fra genitori e figli nella società moderna. Difficile non commuoversi. Nella clip l'intero film.








2 - I vitelloni, Italia, 1953, di Federico Fellini.
Posto d'onore per il capolavoro autobiografico di Fellini, che torna a Rimini con il pensiero per raccontare la storia di un gruppo di nullafacenti che ormai adulti vogliono ancora rimanere bambini, ma la vita non aspetta. Altro film che analizza felicemente, ed in maniera ancora una volta attualissima, proprio come la pellicola di Ozu, una caratteristica della società moderna.









3 - I racconti della luna pallida d'agosto (Ugetsu monogatri), Giappone, di Kenji Mizoguchi.




I due fratelli Genjuro e Tobei di professione vasai, intraprendono un lungo viaggio per emigrare in cerca dei loro sogni in una regione più ricca, essi infatti sono poverissimi. Entrabbi riusciranno ad ottenere ciò a cui aspirano ma il costo sarà altissimo. Immenso capolavoro di un altro maestro del cinema giapponese, purtroppo a volte un po' dimenticato. Sotto il film.





















4 - Vite Vendute (Le salaire de la peur), Francia/Italia, 1953, di Henri-Georges Clouzot.




Quattro avventurieri accettano di trasportare attraverso le strade dissestate del Sud America un pericolosissimo carico di nitroglicerina in cambio dei soldi per fuggire da lì. Ma il compito è spaventosamente arduo. Tesissimo film in bilico fra avventura e tragedia, fotografato in un ottimo bianco e nero. Molto bello.




5 - Stalag 17 - L'inferno dei vivi (Stalag 17), USA, 1953, di Billy Wilder.
Questo piccolo gioiello di Wilder è un film cha ha dato il via ad un intero sottogenere di film e telefilm sulla vita nei campi di prigionia durante la Seconda Guerra Mondiale. Dotato in una sceneggiatura a prova di bomba un meccanismo perfetto per il sicuro divertimento dello spettatore.




6 - Gli uomini preferiscono le bionde (Gentlemen Prefer Blondes), USA, di Howard Hawks.
Una splendida Marylin Monroe e protagonista accanto a Jane Russell di un divertente musical diretto dall'eclettico Hawks. Indimenticabile Marylin che canta "Diamonds are a girl's best friends". Spumeggiante e brillante.







7 - Vacanze romane (Roman Holiday), USA, 1953, di William Wyler.
Audrey Hepburn e Gregory Peck sono i protagonisti di una piacevole commedia che diede immensa popolarità in America sia alla Hepburn che alla città di Roma. Wyler è come sempre regista solido che sa come valorizzare la materia a sua disposizione.






8 - Il grande caldo (The Big Heat), USA, 1953, di Fritz Lang.
Il sergente Dave Bannion (Glenn Ford) indaga sul suicidio di un collega, anche se i superiori gli consigliano di lasciar perdere, così scopre un sottobosco criminale impensabile. Ottimo noir con chiaro sapore chandleriano in cui è evidente la mano del sempre bravo Fritz Lang.







9 - Il cavaliere della valle solitaria (Shane), USA, 1953, di George Stevens.
Il film è un poì il simbolo del western vecchia maniera con l'eroe epico che arriva dal nulla a salvare i deboli e sconfiggere i cattivi. Shane (Alan Ladd) infatti scende misteriosamente dalle montagne in aiuto di una famiglia di coloni tiranneggiata da un prepotente possidente locale.









10 - Da qui all'eternità (From Here to Eternity), USA, 1953, di Fred Zinnemann.
Il film più premiato dell'anno è un melodramma di ambientazione bellica diretto con mano sicura da Zinnemann e che si avvale di un cast all-star formato da Burt Lancaster, Montgomery Clift, Frank Sinatra e Deborah Kerr. Un film che ha perso un poì di smalto con il passare degli anni. La scena del bacio che si vede nel fotogramma qui a fianco è fra le più iconografiche della storia del cinema.










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