mercoledì 26 giugno 2013

Prigionieri di guerra

I campi di prigionia, specie della seconda guerra mondiale, sono stati lo scenario di bellissimi film, che hanno spaziato fra avventure, fughe, drammi e persino commedie. Premetto che ho lasciato volutamente fuori da questa Top Ten i film sui campi di sterminio, che sono una cosa tragicamente diversa.

1 - Il ponte sul fiume Kwai (The Bridge on the River Kwai), Regno Unito/USA, 1957 di David Lean.
Capolavoro del cinema che mette alla berlina il militarismo e la guerra. Il ponte del titolo è quello che i soldati alleati, prigionieri dei giapponesi devo costruire, comandati dall'imperterrito colonello Nicholson, interpretato da uno strepitoso Alec Guinness. Vincitore di sette mritati premi Oscar. Indimenticabile il motivetto fischiettato dai prigionieri.






2 - Stalag 17 - L'inferno dei vivi (Stalag 17), USA, 1953, di Billy Wilder.

Trattasi di un bellissimo thriller/spy story ambientato all'interno di un campo di concentramento nazista durante la seconda guerra mondiale. Una storia perfettamente oliata, diretta con maestria dal grande Billy Wilder. William Holden si meritò l'Oscar per questa interpretazione.







3 - Furyo (Merry Christmas Mr.Lawrence), Regno Unito/Giappone, 1983, di Nagisa Oshima.
A partire dal romanzo autobriogafico "The Seed and the Sower (1963)" di Laurence van der Post, un film particolarissimo e crudele, ambientato in un campo di prigionia giapponese per prigionieri alleati nel Sud-Est Asiatico. Cast eterogeneo con Tom Conti, David Bowie, Takeshi Kitano (ancora sconosciuto in occidente) ed il musicista nipponico Ryuichi Sakamoto autore della bella colonna sonora. Da Vedere.



4 - La grande illusione  (La Grande Illusion), Francia, 1937, di Jean Renoir.
Il capolavoro di Jean Renoir è ambientato in un campo di prigionia tedesco durante la Prima Guerra Mondiale. Film di grandissima umanità è una delle prime pellicole che raccontano davvero gli orrori che la guerra provoca nell'animo umano.Strepitosi Jean Gabin ed Erich von Stroheim.







5 - Il cacciatore  (The Deer Hunter), USA, 1978, di Michael Cimino.
Il capolavoro di Cimino non è un film totalmente ambientato nei campi di prigionia, ma la sequenza in cui i protagonisti vengono catturati dai Viet Kong è un pugno nello stomaco difficile. La sequenza della roulette russa nella foto qui a fianco è entrata ormai a far parte della storia del cinema. Film epico, bellissimo.





6 - La grande fuga   (The Great Escape), USA, 1973, di John Sturges.
Molto meno impegnato e complesso dei cinue film che l'anno preceduto, ma assai divertente, trattasi di una pellicola avventurosa dove un gruppo di alleati cerca di fuggire da un lager nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Perfetto Steve McQueen nel ruolo dello spericolato in fuga.






7 - Katyn, Polonia, 2007, di Andrzej Wajda.
Drammatica ricostruzione di un terribile fatto storico realmente avvenuto. Siamo nel 1940 ed i sovietici massacrano nel bosco di Katyn oltre 22.000 soldati polacchi. Struggente. Oscar come miglior film straniero.







8 - Bullet in the Head  (Die xue jie tou), Hong Kong, 1990, di John Woo.
Uno dei migliori film del primo John Woo, sembra un po' la versione hongkonchese de "Il cacciatore". Come sempre, nei film del regista cinese, splendide le scene di azione. 









9 - Fuga per la vittoria (Victory), USA, 1981, di John Huston.

Avventure sportivo carcerarie ispirate ad un vecchio film sovietico (da noi inedito) che a sua volte aveva preso spunto da un fatto realmente accaduto nell'Est Europa. Qui viene organizzata a Parigi una partita di calcio fra detenuti di guerra alleati e nazisti. Numerosi calciatori famosi presenti fra cui Pelè.



 
10 -Il colonnello Von Ryan (Von Ryan's Express), USA/Italia, 1965, di Mark Robson.

Seppur non un gran film è molto interessante perché è forse l'unico che racconta di soldati alleati rinchiusi in un campo di prigionia italiano. Ambientato nel Sud della penisola e gestito da fascisti feroci quanto disorganizzati, è curioso anche per un cast alquanto eterogeneo, qui a fianco per esempio vediamo Frank Sinatra con Raffaella Carrà.













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