sabato 22 giugno 2013

8 settembre 1943



In questa data nefasta l'Italia firmo l'armistizio con gli alleati aprendo le porte ad una sanguinosa guerra civile fra fascisti ed antifascisti mentre nella penisola gli eserciti stranieri combattevano una guerra del destino ormai segnato. Tutto sarebbe finito solo il 25 aprile 1945. In questa pagina vorrei provare a raccogliere le migliori 10 pellicole che hanno raccontato questo infausto periodo della nostra storia.

1 - Tutti a casa, Italia/Francia, 1960, di Luigi Comencini.

"Signor colonnello, accade una cosa incredibile... I tedeschi si sono alleati con gli americani! Ci stanno attaccando!" Questa frase tratta dal capolavoro di Luigi Comencini inquadra perfettamente lo spaesamento dell'esercito italiano di fronte ad un cambio di fronte repentino, improvviso e soprattutto non comunicato alla truppa. Il film simbolo dello sbando a cui andò in contro il paese per colpa della scelleratezzadei suoi capi passati e presenti. Straordinario Alberto Sordi in una delle sue prove migliori di sempre.


2 - L'uomo che verrà, Italia, 2009, di Giorgio Diritti.
L'autore racconta con gli occhi di una bambina di 8 anni la strage di Marzabotto perpetuata dalle SS nell'autunno del 1944 e che costò la vita a circa 1800 civili inermi. Diritti con l'occhio del documentarista, fa recitare tutti gli attori in dialetto bolognese, e consegna ai posteri un film asciutto, che con poche parole dice moltissimo sullà crudelta dell'animo umano.
 
3 - Roma città aperta, Italia, 1945, di Roberto Rossellini.
Girato a ridosso dei fatti appena avvenuti, con pochi mezzi ma straordinarie idee di cinema ed interpreti in stato di grazia (Aldo Fabrizi ed Anna Magnani), è uno dei capolavori del nostro neoralismo. Alcune scene fanno ormai parte della storia del cinema (vedi quella a fianco). Dal punto di vista storico è una testimonianza diretta, fresca, autentica di quello che fu il periodo più buio della storia del nostro paese nel '900, nella capitale.



4 - Paisà, Italia, 1946, di Roberto Rossellini.
Suddivisa in 6 episodi, che raccontano l'avanzata degli alleati lungo la penisola: Sicilia, Napoli, Roma, Firenze, Apennino Emiliano, Porto Tolle, è un altro dei capolavori del neorealismo, forse dal punto di vista dello spettatore il più ostico e difficile, ma anche il più realistico e duro. Uno spaccato autentico dell'impatto della guerra e dell'invasione straniere in un paese già provato da anni di guerra e sofferenza economica.




5 - Salò o le 120 giornate di Sodoma, Italia/Francia, 1975, di PierPaolo Pasolini.
Uno dei film più cattivi della storia del cinema, ispirato alle "120 giornate di Sodoma" del marche De Sade, ma ambientato nella Repubblica di Salò. All'epoca fu uno shock incredibile per critica e pubblico. Una pellicola che mette alla berlina il potere e la mercificazione dell'uomo (qui parafrasata dal sesso). Un vero pugno nello stomaco anche a 40 anni di distanza.


6 - Il federale, Italia, 1961, di Luciano Salce.
 Commedia amarissima che fotografa splendidamente vizi e virtù italiche. Salce è stato un registra grandemente sottovaltato, Tognazzi è grandissimo nel ruolo di Primo Arcovazzi, "Buca, buca con acqua, buca con fango". La miglior commedia bellica on the road del nostro cinema.






7 - Il processo di Verona, Italia, 1963, di Carlo Lizzani.
Oserei dire un film più necessario che bello. Lizzani racconta con dovizia e precisione un'altra pagina drammatica di quel periodo, ovvero il processo e l'esecuzione di coloro che esautorarono Mussolini nel famoso Gran Consiglio del Fascismo del 29 luglio del 1943, ed in particolare il cognato Galeazzo Ciano. Straordinaria Silvana Mangano del Rolo di Edda Mussolini/Ciano.



8 - Il generale della rovere, Italia/Francia, 1959, di Roberto Rossellini. 


Non è più tempo di neorealismo,e Rossellini ambienta in questo periodo storico la storia di un truffatore, tratta da un soggetto di Indro Montanelli ed interpretata da un bravissimo Vittorio De Sica. Leone d'oro al festival di venezia.







9 - Miracolo a Sant'Anna (Miracle at St.Anna), USA, 2008, di Spike Lee.
Il film racconta l'eccidio avvenuto a Sant'Anna di Stazzema ad opera dei nazisti su civili inermi. Il film è visto con gli occhi di quattro soldati afroamericani facenti parti della 92° divisione Buffalo. L'opera di Lee è incompiuta e non pienamente riuscita, ma comunque è interessante in quanto racconta con occhi non italiani quei tragici fatti.



10 - La ciociara, Italia/Francia, 1960, di Vittorio De Sica.

Anche, anzi soprattutto le donne, subirono la tragicità degli avvenimenti, è questo film tratto dall'omonimo romanzo di Moravia ne è l'aghiacciante testimonianza. La bravissima Sophia Loren vinse il premio Oscar come miglior attrice protagonista.








3 commenti:

  1. nel film "il processo di verona" galeazzo ciano era il genero di mussolini non il cognato. sarebbe opportuno correggere.

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    1. Esatto...e la data del Gran Consiglio fu il 25 luglio 43 non il 29

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  2. più che nel film, genero lo era nella realtà...

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