mercoledì 18 aprile 2012

Rimini

Per il cinema Rimini è soprattutto la città di Fellini, ma grazie alla sua posizione geografica ha saputo essere protagonista al cinema sia come simbolo delle vacanze al mare degli italiani che come modello di città di provincia con tutti i suoi limiti ed i suoi generosi slanci. Rimini è stata protagonista di drammi, commedie ed avventure, ecco quali sono, a mio giudizio, i migliori film ambientati a Rimini e dintorni.

1 - Amarcord, Italia, 1973, di Federico Fellini.
In una Rimini tutta ricostruita a cinecittà, il regista simbolo di questa terra ricorda la città di quando era bambino e lascia libero sfogo alla fantasia ed agli aneddoti, con tanta e malinconica nostalgia ed un pizzico di sana cattiveria nei confronti del regime fascista (il film è ambientato durante il ventennio). Una commedia goliardica, divertente e surreale. Premio Oscar come miglior film straniero.


2 - I vitelloni, Italia, 1953, di Federico Fellini.
In un film chiaramente autobiografico, Fellini ricostruisce la Rimini che ha lasciato per cercare il successo nella capitale. Una commedia dal retrogusto amaro, ma ancora attualissima. Il percorso di (mancata) maturazione dei giovani è tipico di un certo modo di essere italiani, il loro fancazzismo e voglia di non crescere si rispecchia fedelmente nella nostra società. Capolavoro. Leone d'argento alla mostra del cinema di Venezia e tre nastri d'argento vinti.



3 - La prima notte di quiete, Italia, 1972, di Valerio Zurlini.
Ambientato in un'algida ed insolita Rimini invernale, questo bellissimo film caduto nell'oblio, è un dramma psicologico interpretato magistralmente da Alain Delon, qui al massimo della forma. Il protagonista, emigrato nella città romagnola come supplente in un liceo classico, si invaghisce di un'alunna ed entra in un giro di conoscenze balorde. E' il terzo film di Zurlini girato a Rimini.


4 - La ragazza con la valigia, Italia/Francia, 1961, di Valerio Zurlini.
Claudia Cardinale e Jacques Perrin sono protagonisti di una drammatica love story. Zurlini riesce molto bene a raccontare il perbenismo e l'ipocrisia dell'Italia dell'epoca. La cardinale, doppiata da Adriana Asti, è bellissima.




5 - Estate Violenta, Italia/Francia, 1959, di Valerio Zurlini. 

 L'estate del titolo è quella del 1943, ovvero la drammatica stagione che porterà all'8 settembre ed allo scoppio della guerra civile. Ma per i borghesi immanicati con il regime, le vacanze a Rimini scorrono in allegria come sempre. Ma l'incontro fra il protagonista, il bravissimo Jean-Louis Trintignant, ed una vedova di guerra con bambina al seguito, interpretata da Eleonora Rossi Drago, cambierà tutto.



6 - Non pensarci, Italia, 2007, di Gianni Zanasi.
Il film è ambientato in una Rimini insolitamente lontana dagli stereotipi balneari. In questa commedia di crescita e maturazione, il protagonista (Valerio Mastandrea), un musicista rock in crisi esistenziale, torna dalla famiglia a Rimini e cerca di dare una mano per risolvere i molteplici problemi che affliggono i suoi cari. Gli interpreti principali, oltre al già citato Mastandrea, Giuseppe Battiston ed Anita Caprioli sono bravi anche se come riminesi appaiono non credibili (per via della dizione), ma nel complesso il film è riuscito ed interessante.

7 - L'ombrellone, Italia/Francia, 1965, di Dino Risi.
Non è fra i titoli più noti della filmografia di Dino Risi, eppure fra i film di ambientazione balneare è uno dei migliori in assoluto. Il regista sforna una commedia dai toni surreali, tutte le inquadrature sono stracolme di gente ed i bagnanti sembrano insetti in un formichiere, come si vede anche dalla foto qui accanto. Bravissimo Enrico Maria Salerno nel ruolo dell'uomo di mezza età che raggiunge la famiglia in vacanza per il weekend in quel di Riccione. Fotografia iperrealistica di un turismo che non esiste più.





8 - Dazeroadieci, Italia, 2002, di Luciano Ligabue.
Dopo il successo di "Radiofreccia", Ligabue è tornato alla regia con questo film che racconta il ritorno di quattro amici in vacanza a Rimini, venti anni dopo che la stessa esperienza dovette essere interrotta per la morte di un amico. Il film purtroppo è slegato, frammentario e non riesce a sviluppare bene ne la storia ne i personaggi che ne fanno parte. Un'occasione mancata.




9 - Il frullo del passero, Italia/Francia, 1988, di Gianfranco Mingozzi.
Da un racconto di Tonino Guerra, il film, interpretato da Ornella Muti e Philippe Noiret, racconta la storia di Silvana che dopo la morte dell'amante trova nel suo attempato amico e nei suoi racconti l'eccitazione per iniziare una nuova focosa relazione con un giovane di un paese vicino. Ambientato nell'entroterra riminese della Valmarecchia, un tentativo malriuscito di portare sullo schermo gli scritti del poeta di Santarcangelo. La canzone "Felicità" di Lucio Dalla vinse il David di Donatello.


10 - La casa del sorriso, Italia, 1991, di Marco Ferreri
Amore in tarda età in una casa di riposo fra Ingrid Thulin e Dado Ruspoli. Ambientato a Cattolica nel Parco le Navi, che oggi ospita il noto acquario, sebbene interessante, non è fra i migliori film del bravo Marco Ferreri. Nonostante ciò, vinse l'Orso d'oro al festival del cinema di Berlino.


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