martedì 17 aprile 2012

Dietro le sbarre

Il cinema carcerario è un sottogenere da sempre molto prolifico. Il fascino dell'uomo chiuso in gabbia, privato della propria libertà ha stimolato la mente di scrittori, sceneggiatori e registi, è per questo che elencarne solo dieci non è stato affatto facile, ed ho cercato di privilegiare i titoli più incentrati sulla vita nelle carceri rispetto a quelli in cui questo aspetto era solo una parte, benché significativa della pellicola.
1 - Un condannato a morte è fuggito (Un condamné à mort s'est échappé), Francia, 1956, di Robert Bresson.
Non è il film più famoso della lista, Bresson è un autore ostico, che anche in questo caso gioca di sottrazione, ma il realismo della rappresentazione di una la lotta contro una prigionia ingiusta e terribile che diventa una strenua battaglia contro i propri limiti fisici e psichici non possono non affascinare.


2 - Il buco (Le Trou), Francia/Italia, 1960, di Jacques Becker.
Un piccolo classico del genere, tratto da un racconto di José Giovanni, Becker unisce la sua grande capacità narrativa ad uno stile asciutto che evita didascalismi e spettacolarizzazioni. Grande anche la prova del cast. Un film purtroppo un po' dimenticato che vale una riscoperta.




3 - Le ali della libertà (The Shawshank Redemption) , USA, 1994, di Frank Darabont.
Tratto da un bellissimo racconto di Stephen King, è ormai diventato un classico di questo sottogenere. La storia di una redenzione (come esplicità il titolo originale) è raccontata con la grazia tipica del cinema americano di una volta. Grandissima prova di attori, in particolare un grande Morgan Freeman, bella anche la fotografia.






4 - Fuga di mezzanotte (Midnight Express), Regno Unito, 1978, di Alan Parker.
Da una storia vera, un incubo ad occhi aperti che sconvolge fisico e mente del protagonista. Vivere, anzi subire, il carcere in un paese straniero dove sono in vigore leggi e regole assurde per il mondo occidentale. Un film che non si dimentica facilmente.






5 - Il miglio verde (The Green Mile), USA, 1999, di Frank Darabont.
Tratto dal romanzo omonimo di Stephen King, questo film fa parte di un sottogenere tutto suo, il carcerario fantastico. Girato da Darabont con stile classico, riesce a rendere bene le atmosfere del libro, per una visione assolutamente godibile.





6 - Fuga da Alcatraz (Escape from Alcatraz), USA, 1979, di Don Siegel.
L'accoppiata Siegel/Eastwood si ispira ad una storia vera per confezionare un solido film d'azione ambientato nell'inespugnabile carcere isola della baia di San Francisco. Svelto, senza fronzoli, un solido film che è sempre piacevole vedere e rivedere.






7 - Il profeta (Un prophéte) , Francia, 2009, di Jacques Audiard.
Il più nuovo, ed inevitabilmente, anche il più attuale della lista, è un film potente e violentissimo che riesce a fare immerge appieno lo spettatore in quel mondo parallelo che è la vita all'interno di una prigione, dove l'unica legge in vigore è quella del più forte.





8 - La grande fuga (The Great Escape), USA, 1963, di John Sturges.
Ormai un classico, che coniuga action movie, film bellico e carcerario. Non tutto è perfetto, ma la resa spettacolare e la presenza di un ottimo cast ne vale sicuramente la visione.





9 - Papillon, USA, 1973, Franklin J. Schaffner.
Nonostante l'eccessiva durata lo penalizzi un po', è un film drammatico e commovente, l'unico che racconta il carcere in una colonia penale lontano dalla civiltà (qui siamo nella Guayana Francese). Bravissimi Steve McQueen e Dustin Hoffman.




10 - L'uomo di Alcatraz (Birdman of Alcatraz), USA, 1962, di John Frankenheimer.
Tratto da una storia vera, il miglior film che racconti la trasformazione di un incallito criminale in un uomo dal cuore grande. Bravissimo Burt Lancaster.

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